(Secret
sharer/suggestioni: ...incorrere negli eventi e scontrarsi contro
tediose chimere dell’inumana fatalità, quella che in modo incessante
s’intrufola nella nostra esistenza, cambiandola in modo intimo e
radicale. Ho compreso l’astratto e l’indeterminato che c’è in
ognuno. Aver paura e rabbrividire, se necessario, delle nostre stesse
azioni e reazioni. Cerco con animalesca assiduità l’immedesimazione
con il primo attore, e pian piano metto al sicuro la mia coscienza,
dando libero sfogo alla falsità che preme senza tregua. E’ a fin di
bene, quella menzogna che non detiene alcun male al suo interno. Cerco
di preservare da qualcuno o qualcosa ciò che ho letto; il libro diventa
il mio inquietante compagno segreto. Diviene il mio verboso alter ego.
Non ho paura di farlo entrare: lo sento già così mio. Così soave e
allo stesso tempo avvilente nel suo sussurrare. Nascosto in un remoto
cantuccio aspetta solo di essere sfogliato, e non pretende nient’altro
che questo.
Scopriamo
il nostro doppio... e aspettiamo con inquietudine le conseguenze per
averlo lasciato bisbigliare al nostro orecchio quello che a noi sembra
la cosa più limpida e naturale di questo mondo.