"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 4, aprile 2003


 


 

 

Don Giovanni di Lorenzo Da Ponte e W. A. Mozart

 

 

 

8. Doppi sensi

 


Cominciamo naturalmente con Don Giovanni:

 

Quel casinetto è mio; soli saremo,

E là gioiello mio, ci sposeremo

 

Tanto per cominciare, il “gioiello” femminile era quello in mezzo alle gambe, proprio quello che Diderot aveva immaginato potersi fare “indiscreto”… inoltre quel “ci spoooseremoooo” con le note che scendono quasi a galante minaccia, sembra tanto un “ci scooooperemoooo”… pare che di queste cose Da Ponte - Mozart sicuramente - ridesse di gusto.

Questa è  più perfida: 

 

Andiam andiam mio BENE

 

(che i tedeschi pronunciano PENE!, ma forse qui ridacchiava solo Da Ponte…)

 

A ristorar le pene

Di un innocente amor…

 

Chiarissimo invece quanto intenda Zerlina che si sincera delle condizioni di Masetto bastonato da Don Giovanni: sospira infatti di sollievo a sapere che, a parte costole, testa, gambe e spalle,  “il resto è sano”.

E per la più pronta delle guarigioni gli offre il suo “balsamo”:

E’ naturale,

non dà disgusto,

e lo speziale

non lo sa far…


 

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