“Tutto
ciò che vive sulla terra è necessariamente materialista. Negli
animali, nei selvaggi, nei mercanti moscoviti tutto ciò che è di
ordine elevato e non bestiale è il prodotto d’un istinto
inconsapevole, tutto il resto, invece, è materialista e non dipende
certo dalla volontà. Gli esseri di ordine superiore, gli uomini
pensanti, sono anch’essi materialisti per forza di cose. Cercano la
verità nella materia perché non possono cercarla altrove, in quanto
vedono odono e sentono soltanto la materia. Per forza di cose possono
cercare la verità soltanto dove li soccorrono i loro microscopi, le
loro sonde, i loro bisturi… Inibire all’uomo la tendenza
materialista significa inibirgli la ricerca della verità. All’infuori
della materia, non v’è esperienza né conoscenza, né, quindi, verità.
(…) Io credo che quando si seziona un cadavere, anche al più accanito
spiritualista s’affaccia inevitabilmente la domanda: “Dov’è
l’anima qua dentro?” ma quando sai come sia grande
l’affinità fra le malattie del corpo e quelle dello spirito, e che le
une e le altre si curano con le medesime medicine, vorresti tuo malgrado
non separare l’anima dal corpo.”
(A.
ČECHOV,
lettera
a Aleksèj S. Suvòrin, 7 maggio 1889)