"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 9, dicembre 2004

 


                    Cechov, Céline, Bulgakof, Benn: I medicamenta del dottor Scrittura

 

 

7.  Il lato creativo dell'oggettività

 

 


 

Benn

 

Volgendo lo sguardo indietro, mi sembra che la mia esistenza sarebbe stata inimmaginabile senza questa applicazione ala medicina e alla biologia.  Si poteva ancora raccogliere in quegli anni l’intera summa dell’epoca induttiva, i suoi metodi, le sue concezioni, il suo linguaggio, tutto si trovava nella massima fioritura, era il momento del massimo successo, della sua olimpica grandezza. E una cosa in particolare insegnò ai giovani, quando dominava ancora incontrastata: freddezza di pensiero, sobrietà, la più assoluta acutezza di concetto, il dover disporre di prove a sostegno di un giudizio, un inesorabile senso della critica, l’autocritica: in una parola, il lato creativo dell’oggettività. Non si sarebbero potuti comprendere i decenni successivi senza di essa; chi non era passato attraverso l’epoca delle scienze naturali, non riusciva mai a pervenire ad un giudizio significativo, non era in grado di maturare con il secolo: rigore di pensiero, responsabilità nel giudizio, sicurezza nel decidere tra eccezionalità e norma, e prima di ogni altra cosa il profondo scetticismo che genera lo stile: tutto ciò crebbe qui.

 

(G. BENN, Doppia Vita)

  torna a 

 

        torna su