"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 9, dicembre 2004

 


                    Cechov, Céline, Bulgakof, Benn: I medicamenta del dottor Scrittura

 

 

3.  Specchietti

 

 

 


Benn

 

Quanto al mio metodo di scrittura, per esempio, è facile constatare che si tratta di infantilismo prismatico. In ciascuno risveglia di sicuro il ricordo dei giochi dell’infanzia, andavamo in giro con gli specchietti ad acchiappare il sole e a far la gibigiana ai bottegai che se ne stavano sui loro usci dall’altra parte della strada, ciò suscitava irritazione e astio, noi però ci tenevamo nell’ombra. Quel che mettevamo a fuoco, naturalmente, era soltanto pelle, stucco, chiazze, macchie epatiche dell’esteriorità, verruche sull’Olimpo dell’apparenza, nulla di sostanziale - ragione per cui, davanti a chi legge di preferenza romanzi storici e vede dispiegarsi al suo cospetto epoche intere della civiltà, sono disposto a congiungere le mani e augurargli che tanti figli maschi possano accendergli l’incenso, ammannirgli minestra di nidi di rondine con bêche de mer e uova di tartaruga e giocare tutti insieme al fan-tan o al mah-jong che gli piace, felici e contenti sino alla fine dei loro giorni. 

 

(G. BENN, Romanzo del fenotipo, 143)

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