“I
miei tre puntini sono indispensabili!... indispensabili, puttana
d’un Dio!... ripeto: indispensabili per il mio metrò! Afferra
Colonnello?
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Perché?
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Per metterci i miei binari emotivi!... più facile di così!... sulla
massicciata!... capito?... non stan mica su da soli i miei binari...
mi occorrono delle traversine!...
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Che sottigliezze!
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Il mio metrò stracolmo... così stracolmo!... arcistracolmo da
sfasciarsi... e via! Per la sua strada... avanti! dentro in pieno
sistema nervoso... zàcchete dentro al sistema nervoso... riesce a
cogliere Colonnello?
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Un tantino... un tantino...
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Il mio metrò che le dico, nonè mica uno stronzo trabiccolo che
traballa, strampiglia, si impappina, si blocca a tutti gli incroci!...
macché!... il mio metrò non si ferma mai!... gliel’ho detto
Colonnello e adesso glielo ripeto!
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Sì, sì! sì! ...
straordinario!
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Alla meta, di botto, Colonnello! Ma attenzione!... su binari
profilati... racconto a “traversine imponderabili”!
(F.
CÉLINE, Colloqui con il
professor Y)