“I
migliori sono realisti e dipingono la vita quale è; ma poiché ogni
riga è imbevuta, come da un liquore, dalla coscienza di quel fine,
vi si avverte non soltanto la vita quale essa è, ma pure quale
dovrebbe essere, e cioè appassionata. E noialtri? Noi descriviamo
la vita quale è, nient’altro oltre a ciò. Potete frustarci, ma
non saremo capaci di fare di più. Noi non abbiamo né fini
immediati né fini lontani. Il nostro animo è simile al deserto.
Noi non abbiamo fede politica, non crediamo nella rivoluzione, siamo
senza Dio, non temiamo i fantasmi; e per quanto mi riguarda
personalmente, io non ho paura di niente, neppure della morte, o
della cecità. E colui che non desidera niente, che non spera niente
e che non teme niente, non può essere un artista.”
(A.
ČECHOV, lett. A S. SUVORIN, 25 novembre 1892)