"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 8, luglio 2004                                        


Ogni scrittore, come ogni persona, ha le sue stelle d’orientamento, e a sua volta è stella (danzante?) per altri. 

Proviamo a segnalarne qualcuna

 

L'Elogio degli uccelli di Giacomo Leopardi 

 


 

9. Jean Rhys

 

 

 

… Sentii il pappagallo chiamare come soleva fare 

quando vedeva un forestiero : qui est là? Qui est là?...

 

Jean Rhys (1894-1979), di madre creola e padre gallese, nasce nella Repubblica Dominicana sbocciando in  quella vegetazione intrattenibile e intricata il cui profumo  le ritma il respiro. Il canto degli uccelli l’accompagna e i piumaggi colorati le accendono gli occhi . Vive qui fino a  17 anni, tempo prediletto per tappezzare la memoria  di sinestesie di effluvi, suoni, sfondi, mari, colori.

Si  stabilirà poi  in Europa : Cambridge, Parigi e ancora Inghilterra. 

In una lettera scrive : Quando lessi Jane Eyre da ragazza, fui molto colpita dalla prima moglie di Mr: Rochester, Bertha, una pazza,  forsennata, che emetteva solo gemiti subumani. Mi riproposi, chiedendo scusa a Charlotte Bronte che ammiravo molto,  di riscrivere  la storia  di quel povero fantasma di Bertha. Avrei tentato di  darle voce e vita. 

 

Così  nasce Wide Sargasso Sea  intessuto di trama e, soprattutto nella prima parte,  odoroso di tropici, luminoso di sole,  inumidito da pioggerelle improvvise e popolato di uccelli variopinti. Bertha questa volta si chiama Antoinette, una creola bianca, mentre il marito, un inglese che arriva sull’isola, non ha nome, è il  Mr. Rochester di Jane Eyre. In questo viaggio del lettore nelle isole caraibiche,  i fiori e gli uccelli sono talmente intossicati di bellezza da far paura e Rochester teme la sensualità prepotente del luogo, dei suoi abitanti di pelle scura e di Antoinette. Avverte la malia magica, quasi stregonesca  dell’isola e se ne abbevera come ci si accosta ad un frutto carnoso e sugoso di paesi lontani. Nella seconda parte del romanzo Rochester dice di Antoinette, divenuta sua moglie :  …non l’amavo, ne ero assetato, ma quello non è amore… mi era estranea…

 

Antoinette lo porta al Grandebosco (Granbois), gli disvela segrete tropicali, cerca di cospargerlo di atmosfere esotiche sotto quest’ altro sole che la riveste tutta. Rochester però, pur non descritto in modo negativo, rappresenta l’uomo bianco che non sa levarsi di dosso i panni inamidati  e bianchi di un continente presuntuoso.  Nel mezzo rumoreggia il  vasto Mare dei Sargassi come un grande golfo che separa le colonie dalla madrepatria, gli sfruttatori dai servi, un uomo bianco da una donna creola. Tutto il velluto di colore caldo e sgargiante di Granbois e Coulibri viene, nella terza parte del racconto, sostituito dallo spinoso, algido Thornfield Hall dove Mr. Rochester torna insieme alla moglie. Antoinette sa che sta impazzendo e  già proferisce brevi frasi spezzettate nelle quali percepiamo gli abissi del Mar dei Sargassi : Apro la porta e cammino nel loro mondo. E’ fatto, come ho sempre saputo, di cartone. L’ho già visto da qualche parte  questo mondo di cartone dove tutto è color marrone o rosso scuro o di quel giallo opaco, senza luce…. Finale tragico. Che peccato!


 

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