And I schschschschschschsch.
And did you
chachachachachacha?
Joyce,
Ulysses
Alla
maniera d'un calligramma di Rabano Mauro, ma assai più dada e
persino burlesque, il Super-Eliogabalo
arbasinesco s'apre con un frullo di corvi tipografici. E
l’occhio nella mente corre subito a rintracciare le concordanze
nei fumi d'alcool apollinari o, più sottilmente, nelle
spericolate cantilene mute dei pesci di Morgenstern. Il clima però
è diverso. Qui è tutt’una scampagnata archeologica,
emblematica e pecoreccia, tra marchi marchette e marcette
decadenti e kitsch, con molte wande osiris e wanne marchi, e torme
di clarini zufolanti motivi forse
di Bartok, o forse di Janacek, forse addirittura di Kurt Weill,
comunque mitteleuropei
(quindi,
volendo, benissimo!). Un divertissement spericolato e diiivino,
ma altro che parades da vitalissima décadence letteraria, qui, sora
mia, so' dolori!, ché comunque al Mito mai si sfugge, e
quegli Uccellacci Uccellini saranno pure d’avanguardia, tra
Stefan George e Werner Henze, ma, dico: più intimidatori di così,
nemmeno i gabbiani imperiali di Hitchcock!
Difatti,
nemmeno fossimo pastori erranti sull’Elicona, già da subito
cominciano a squarciare il sipario contraddittorio della nostra
Storia fendendo l’aria da
sinistra a destra...da destra a sinistra... attraverso il cielo…in
un volo, di volta in volta vertiginoso,
moderno, infuocato (e comunque non storico, non d'epoca...).
E senz’altro nigro
et cospiratorio,
perché -insegnava l'Antico- "quand'appare un
corvo"...altro che Passata è la Tempesta! qui
"s'annunciano notti di tregenda"... Del resto
sant’Antonio da Padova e il Popol Vuh maya non ce l'avevano
forse predetto? …'uccello è diabolico quando imperturbabile
annuncia il Tuono... ovverosia, fuor di metafora¸ lesto
pede,
motu proprio,
darsela subitissimo a gambe, ché le più triste uggiosità
s’abbatteranno a breve su di noi. E altro che pioggia, neve e
contumelie!, qui giusto l’auspices di quartiere saprà come
decrittare le sciagure nell’ex post. Meglio assai, dunque,
megli’assai quando s’abbia a che vedere con l’uccello padùlo,
che ognun sa, come le nottole, vola quieto e sicuro, “sempre a
pelo”.