Samizdat
“Il
samizdat faceva circolare
qualsiasi opera proibita dai censori: saggi politici, prosa, poesia,
compreso il Requiem
di Achmatova, che proprio in questo modo divenne molto famoso. La poetessa
Natal’ja Gorbanevskaja descrisse in seguito in che modo si moltiplicavano
le copie di Requiem:
“Solo da casa mia nell’inverno-primavera 1963 (anche se non avevo una
macchina per scrivere mia) uscirono non meno di cento copie; dattilografavo
almeno cinque copie, con quattro fogli di carta carbone, e le distribuivo
solo in cambio della restituzione della mia copia più un’altra, e le
copie ricevute le rimettevo in circolazione. Molti facevano lo stesso” (S.
VOLKOV, San Pietroburgo).
Nel
1974, quando Brodskij viveva negli Stati Uniti già da due anni, llo
scrittore Vladimir Maramzin fu arrestato per avere redatto una raccolta samizdat
delle opere di Brodskij – l’autore dell’introduzione, Michail Chejfec,
fu condannato a quattro anni di campo e due di confino.
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