Perché,
in generale, l'Essente e non il Nulla?
(M.
Heidegger)
E'
avvenuto l'accecamento estatico della luce stessa, che tramutandosi in sé,
si fa poi vera Luce, così almeno secondo insegnava Filone. E gli
angeli, esseri che si prendono alla leggera e perciò possono aleggiare,
gli angeli tornano finalmente a rispondere alle urla nostre mal
rattenute, alle invocazioni sbalestrate verso il cielo: un soffio di
Tremendo assai consolatorio.
Perché
l'Amore è davvero la Grazia, spensieratezza bruciante e ustionante
presenza, da cui farsi opportunamente possedere, e persino violentare!,
salvo poi scoprirsi incapaci di riferirne.
In
Donne:
Persino
quando giunsi dov'eri, uno splendente
un
adorabile nulla io vidi.
Lutero
era scettico: "Io ho ricevuto una brezza verbale, ma se
ne parlo, se la trasmetto, se ne faccio comunicazione [...] già ho
tradito quanto mi ha pervaso, quanto mi ha visitato... Ecco, si può
essere visitati, ma non si può essere la Grazia". Differentemente,
con Donne è proprio alla Parola d'Amore che si consente farsi carne, "assumere
il tuo corpo, e far dimora nel tuo labbro, nell'occhio, nella fronte..."
L’occhio,
gli occhi “upon one double string” con cui s’avvia The
Extasie, la schermaglia tra sguardi da cui brilla via una
scintilla “dardo sidereo che ingravida un’adolescente iniziata nel
segreto del tempio” (C. Campo, Sensi
soprannaturali). La vista e le
“sensate esperienze” di tra Galilei e il Bruno del Candelaio
da cui ricavare una spiegazione scientifica: “l’esser fascinato
d’amore avviene, quando con frequentissimo over, benché istantaneo,
intenso sguardo, un occhio con l’altro, e reciprocamente un raggio
visuale con l’altro si riscontra, e lume con lume si accopula. Allora
si giunge spirto a spirto; ed il lume superiore, inculcando
l’inferiore, vengono a scintillar per gli occhi, correndo e penetrando
al spirto interno che sta radicato al cuore; e cossì commoveno amatorio
incendio.” Richard Rolle?