"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 6 dicembre 2003

 

John Donne: otto poesie d'amore tradotte da Cristina Campo e Patrizia Valduga


 

 


4.  Crescita dell'amore

 

Che l’amore cresca è davvero un mistero? Essendo già eterno e incorruttibile, sfera perfetta e compiuta, l’idea che possa anche crescere, come i cerchi d’acqua attorno alla goccia caduta, potrebbe renderlo più grande di Dio stesso: a meno che anche Lui cresca. – Così, in questa variante, la Morte è esorcizzata non affermando la capacità dell’ostrica amorosa di conchiudersi salda in un istante perfetto; ma per la capacità dell’amore di crescere su se stesso, sfera su sfera: restando alla figura dell’ostrica, amore come perla che concresce: – ma fino a quando? Per sempre? Infinitamente! Amore come perla più grande della sua stessa ostrica? Sì: per “addictions” paradisiache. – La spirale non sarà nevrotica? L’inflazione non porterà allo smacco, come di un Icaro che vola troppo in alto? La vita di Donne e di Anne More direbbero l’incredibile contrario.

Se è platonismo – parola usata spesso per Donne come per tutti gli innamorati? – siamo in piena eresia: non amore come uscita progressiva dall’antro sensuale del corpo, ma amore come sfera piena infinitamente e di “tutto mistura” (traduce Valduga), in cui infinitamente sprofondare: “sprofondarono e il vuoto li sostenne” (R. Musil, L’uomo senza qualità), appunto.


 

Vai  alle due traduzioni


  

torna su

 

torna a