"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 6, dicembre 2003

 


John Donne: otto poesie d'amore tradotte da Cristina Campo e Patrizia Valduga

2.  Primo ritratto

 


"La vita del Donne può contemplarsi come  emblematicamente in due ritratti. Nel primo, un ritratto giovanile, si leggono avidità di piacere, prepotenza non aliena da sfrontatezza, pugnacità e melanconia: un volto in agguato, mobile scarno e vibrante, che intensamente vivo si erge sulla sagoma rigida del nero giustacuore: ma ancora più viva è la mano stretta e lunga che si serra con bianche nocche rilievate sull'impugnatura della spada." (M. Praz, Poesia Metafisica Inglese, 1942).

 

"Non calma di tranquilli lineamenti e di armonio si spazi nel volto, ma un non so che di selvaggio e di rapace nella sporgenza degli zigomi, nello squilibrio tra le parti mediane - gli occhi grandi, inquieti e distanti sotto esigue sopracciglia circonflesse, il naso schiacciato, dilatato alle narici- e la fronte rastremata, la bocca sinuosa ma breve, il mento sfuggente sotto il quale s'accentua il pomo d'Adamo. La chioma nera, liscia, non prolissa, e ravviata all'indietro con una netta scriminatura là dove sull'osso temporale la pelle si attenua e pulsa, là dove la fronte termina non vasta.  Anno Domini 1591, aetatis suae 18 - dice un cartiglio (M. Praz, Secentismo e Marinismo in Inghilterra, 1925).

 

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