“Le affinità tra Gadda e Manganelli
riguardano in particolare il livello parodico e i giochi
linguistici, ma in Manganelli, a differenza di Gadda,
espressioni gergali e dialettali sono quasi assenti –
in comune hanno, invece, la capacità di inventare parole
nuove. Gadda non avrebbe apprezzato queste affinità con
Manganelli; si racconta, infatti, che dopo aver letto
Hilarotragoedia avrebbe gridato “Costui mi copia!”
e poco dopo gli sia piombato, furioso, in casa.”
(G. MENECHELLA, Il felice vanverare,
Longo Editore Ravenna, 2002).