"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 5, ottobre 2003

Interviste impossibili  di Giorgio Manganelli - Figure  

 

Psicoanalisi

 

        

L’impatto con la psicoanalisi e con un terapeuta d’eccezione come Bernhard fu cruciale per Manganelli. Innanzitutto gli permise di scrivere (l’esordio nella narrativa è del 1964) e poi lo portò alla conquista di alcuni capisaldi della sua concezione del mondo che divennero perno della sua vita come della sua letteratura.

Amava dire che l’incontro con Bernhard aveva spezzato in lui “l’idea dell’unicità dell’io e quindi decomposto l’immagine della mia personalità”.  In un’intervista a Caterina Cadorna pubblicata postuma nel 1990, anno della sua morte, dichiarò: “Abbiamo tante autobiografie quante ne servono. Tutte quelle possibili. A seconda del momento della nostra vita noi abbiamo un’autobiografia diversa. Noi siamo continuamente altre persone e continuamente percorriamo nuove strade. Ecco, anche questo mi viene da Bernhard: aver capito che la strada giusta è fatta da un’infinità di strade sbagliate. La risultanza è poi la strada giusta, ma noi non la conosceremo mai”.

(S. PETRIGNANI, AutoCommento, “Panorama”, 5 settembre 1993).

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