K
e il surrealismo? C'è già un libro a riguardo.
K
e la comicità ?( ah, le risate! , con lui che faceva l'imitatore di
sé stesso, un fuso nero con la bombetta in testa che vola sulla
luna!).
C'è
un libro.
K
e il malinconico espressionismo del paesaggio boemo , i caffè di
Praga?
C'è
un altro libro.
K
e il complesso psichico, l'esperienza di vita egotica (risalendo a
Kierkegaard)?
Ancora
un libro.
K
e l'erotismo che gronda da tutte le parti nel processo e nei diari (
forse era anche un po' pedofilo?...Beh, in fondo...era in buona
compagnia , pensiamo a Carrol, Chaplin , Penna, Saba e tanti
altri...)...
C'è
un altro libro.
K
che se la ride dei fasci-nazisti grazie alla sua fantasia senza
limiti e crudele ironia ( o autoironia ) che lo indurrebbero anche a
pittoreschi vaffanculo detti però solo con il lampo degli occhi
agli sgherri-killer mentre lo stanno uccidendo, e che in fondo se la
ride di noi tutti, lettori posteri, che vogliamo la nostra piccola
vetrina? Beh, il libro non c'è ancora. Ma lo stiamo scrivendo noi.
E
la teologia, la politica, la psicanalisi , la giurisprudenza, il
teatro? "Il mondo immenso che ho in testa. Ma come liberare il
mondo e me senza spezzarmi? E' meglio spezzarmi mille volte che
trattenerlo e seppellirlo in me".
K
è "tutto" ed è di tutti.
Proprio
perché K è di tutti , un po' la mammina della letteratura , chi si
ne occupa , a vari livelli e interessi, può vederlo come vuole,
secondo il proprio orizzonte e particulare, al limite anche come
campione di autoerotismo, dal momento che lui stesso dichiara che il
coito è la parte meno gradevole del matrimonio ...oppure dedito al
culto dell'interiorità e bramoso di spogliare il mondo del guscio
dell'apparenza e dell’ipocrisia, coglierlo nell'intima sostanza
delle cose (K è il volto letterario dell' espressionismo tedesco).