"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 2, gennaio 2003


 


 

4. Meglio comandare o meglio l'Amore?

Siamo circondati da cinici d’accatto che si beano di stupidaggini che per esser credute vere devono essere costantemente ripetute: una è quella che dice che “comandare è meglio di fottere”: questo pensano e questo meritano in tanti: ahimè, anche con grave danno degli altri. Sull’idea, buona per eunuchi boriosi, che il comando dìa un piacere superiore all’amore, Stendhal scrive in una nota al cap. XXXIX definitiva: “Checché ne dicano certi ministri ipocriti, il potere è il primo dei piaceri. Mi sembra che solo l’amore possa superarlo, e l’amore è una fortunata malattia che non ci si può procurare come un ministero” (cap. XXXIX).

Tiè.

A questo si potrebbe aggiungere una cosa che Stendhal scrisse anni dopo nella “Vita di Henry Brulard: “La mia felicità sta nel non avere nulla da amministrare, sarei desolato se possedessi 100.000 franchi di rendita in terre e case. Venderei tutto alla svelta in perdita o per lo meno i tre quarti per comperare della rendita. Per me la felicità è non comandare ad alcuno e non essere comandato…”