"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 2, gennaio 2003


 


 

5. La cristallizzazione

“Nelle cave di sale di Salisburgo gettano, nelle profondità abbandonate della miniera, un ramo d’albero sfogliato dall’inverno; due o tre mesi dopo lo tirano fuori coperto da lucenti cristallizzazioni: i ramoscelli più piccoli, che non sono più grossi della zampetta di una cincia, sono ornati da un’infinità di diamanti mobili e abbaglianti; è impossibile riconoscere il ramo primitivo.

Quello che chiamo cristallizzazione è l’elaborazione della mente, che da qualsiasi circostanza trae la scoperta di sempre nuove perfezioni nell’oggetto amato.”

(Capitolo II, “Della nascita dell’amore”)