"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 2, gennaio 2003

"L'Amore" di Stendhal - Figure "Le Donne"

"Mé...


 

Lei senza lui

Matilde Viscontini Dembowski apparteneva all'alta società milanese. Era sposata a un ex-generale polacco della Grande Armée, più vecchio di lei di vent’anni, uomo rude e, pare, violento. L'impossibile convivenza col marito la spinse a chiedere la separazione e rifugiarsi in Svizzera. Aveva allora 24 anni: i suoi due erano figli lontani,  in un collegio di Scolopi a Volterra.

A Milano, la sua casa era frequentata da un gruppo di liberali e patrioti, alcuni dei quali implicati nelle congiure e nei processi del Ventuno. Tra i suoi amici più cari vi fu Ugo Foscolo, e sui due, visto il risaputo priapismo del nostro, si è spettegolato. In realtà, fu un’amicizia. 

Le scelte coraggiose di Matilde, le sue amicizie, lo stile delle sue lettere, piene di ardore e talvolta di esaltazione,  ce ne restituiscono un'immagine fiera e ferma. In una lettera al  Foscolo si firma romanticamente "Matilde Brunnadern", acqua di polla. Fu anche una donna infelice e tenera: "ha potuto conoscere le passioni, ma non ha perduto la purezza d'anima d'una giovinetta" (Stendhal in "Roma, Napoli, Firenze").

 

 

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