"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 2, gennaio 2003

"L'Amore" di Stendhal - Figure "Le Donne"

Giulia


Giulia Rinieri

All'Amore non giovano situazioni troppo affollate

27 gennaio 1827: “So benissimo, e da un pezzo, che sei vecchio e brutto… ma ti amo".  

A sussurrare parole così confortanti a Stendhal, in un salotto parigino, è Giulia  Rinieri de' Rocchi: bella donna di origine senese.

“Brutto e vecchio” è una discreta sintesi: tra i due ci sono sedici anni di differenza e Stendhal, che ne ha quasi 45, è sempre più tozzo e grasso. In quel periodo poi attraversava un'ennesima crisi, forse la peggiore, a causa dei soliti problemi finanziari e per l'abbandono di Clémentine. Fu felice di questa nuovo amore.

Giulia viveva con il suo tutore Daniello Berlinghieri, ministro residente di Toscana presso il re di Francia. Il termine “tutore” era un espediente per salvare le apparenze: Daniello era stato “l'amico del cuore” della madre e alla sua morte, nel 1824, le aveva promesso di “badare” a lei. 

Stendhal, appena nominato console di Francia,  scrive a Daniello una domanda di matrimonio in cui (cosa strana…) propone una spartizione della donna: sei mesi con lui e sei con il “tutore”. La mano di Giulia gli viene educatamente rifiutata. 

 

Stendhal è nominato agli Stati Pontifici, lei torna a Siena: i due continuano a vedersi nonostante tutto e a coltivare un tenero rapporto amoroso, finché lei, un giorno, gli scrive del suo imminente matrimonio con un suo cugino, tale Giulio Martini.

Ma tra Stendhal e Giulia non finì certo lì:

quando si ritroveranno in Italia, tre anni dopo (proprio quando lei è sul punto di sposarsi!) a Stendhal arrivò una lettera di Giulia in cui poteva leggere cose così: “tu solo al mondo”, “sono tutta per te”, “ti amo, ti aspetto”, “non c’è felicità senza di te”…

Sarà l’amore più lungo, e la donna che più volte pensò di sposare: “the amica of eleven years”!

 

 

torna su

 

 

 torna a