"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 2, gennaio 2003


Ogni scrittore, come ogni persona, ha le sue stelle d’orientamento, e a sua volta è stella (danzante?) per altri. Proviamo a segnalarne qualcuna

 

 

Per "L'Amore" di Stendhal:

 

 

9. Nietzsche

 

 

Cometa del 1628

 

Nietzsche è stato il primo lettore perfetto di Stendhal: il primo che abbia saputo giocare il suo stesso gioco. Per lui, Stendhal, “mente-caos, ma anche mente elegante”, fu la prova che lo spirito è un lusso, una grazia, e che questa grazia è allegra

In “Ecce Homo”, nel capitolo dedicato al “Caso Wagner”, elogia Stendhal e Bizet, per la leggerezza e profondità psicologica con cui trattano l’amore. “Leggerezza e profondità” sono finalmente riconosciute come due facce della stessa medaglia. 

In realtà, Stendhal non poteva non affascinare Nietzsche per una quantità di motivi: perché non è decadente, e cioè non conosce la “malattia della volontà” ma l’allegria energica dell’eros, della bellezza, dell’azione, dell’azzardo, del futuro; perché il suo è un ateismo vitale e pulsante, dove la “morte di Dio” non lascia un lutto infinito (Dostoevskij); perché Stendhal sa che la “verità” della morale è un feticcio per benpensanti, i quali si vendicano della loro debolezza vitale di fronte al godimento per “la segreta gelosia di una felicità che invidiano e che gli è preclusa” (De l’Amour, framm. 108): perché la “verità” è che non si sa nulla di ciò che si è ma molto su ciò che dà piacere. – Stendhal è affascinante perché usa la ragione come una sua serva, e non la sola ma una delle tante: sapendo che l’uomo non è mai “logico”, la contraddizione serve quanto la coerenza.

Stendhal è affascinante perché ha conosciuto la labirinticità dell’Io e, imparando a non credere in se stesso (“il genio poetico è morto, ma il genio del sospetto è nato” aveva scritto nei Ricordi di egotismo), ha accettato il gioco della maschera. 

Nietzsche rubò a Stendhal un aforisma famoso: “l’unica scusa di Dio, è che non esiste”.

Su questi carnevali, vedi qui l’articolo sull’arte della conversazione.

 

 

 

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