Mérimée,
noto soprattutto per il racconto “Carmen”, sulla
celebre donna fatale, archetipo seduttivo alla quale si ispirò
Bizet, conobbe Stendhal nel 1822. Nonostante la differenza di età,
circa vent’anni, strinse con lui un’amicizia calda e sincera,
che dimostrò soprattutto nelle opere a lui dedicate: “HB”, scritta
8 anni dopo la sua morte, nel 1850, seguita, cinque anni più
tardi, da Note
e ricordi. Il
periodo che segue la morte di Stendhal segna anche l’esaurimento
del suo estro letterario: da qui in avanti non ebbe più il
successo di una volta e, probabilmente, non si trattò di una
banale coincidenza.
Negli
anni in cui Stendhal era relegato a Civitavecchia, Mérimée
gli faceva
arrivare l’ eco dei salotti parigini, attraverso quelle famose
“Lettere licenziose”, che ci suggeriscono quanto potessero
essere fragorose le risate di Stendhal alla lettura dei
pettegolezzi piccanti dell’amico. Queste missive sono molto
spesso indecifrabili, piene di sigle, allusioni e abbreviazioni,
su cui i soliti esegeti curiosi continuano a sbattere il capo,
senza peraltro cavarci molto. E’ meglio così: che non si spezzi
il cerchio di una complicità incondivisibile con altri.
Le
lettere di risposta di Stendhal non ci sono pervenute, perché
distrutte nell’incendio dell’ultima casa di Mérimée a
Lille, nel 1871, a un anno della sua morte. Tutte, tranne una di
fondamentale importanza, quella del 23 dicembre 1826, che ci svela
l’enigma del romanzo “Armance”, ovvero, l’inspiegabile
comportamento del suo protagonista Octave: “Gli impotenti sono
assai più numerosi di quanto non si creda”, scrive a Mérimée.
Ecco
un’altra faccia dell’amore: il fiasco del “babilan”,
dell’impotente, la cui “immaginazione appassionata lo induceva
a sopravvalutare la felicità di cui non poteva godere”. Octave,
dopo molte peripezie, sposa la sua trepida e innocente Armance, ma
si concede solo otto giorni di amara e dubbiosa felicità con lei.
I suoi espedienti erotici, che Stendhal descrive all’amico in
modo crudo se non cinico, non avrebbero potuto ingannarla oltre.
di
M.M.M.