"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 13 settembre 2007

 


 

n. 13 °*° W. Shakespeare : Fantasmi di Amleto  °*° n. 13

 

 

 

45. Due tempi

 

 

 


«Come nel testo di Belleforest, l’Amleto dei primi quattro atti di Shakespeare è un giovane di circa vent’anni, uno studente dell’università di Wittenberg, dove desidera tornare e dove tra i suoi amici vi sono il nobile Orazio e gli sventurati Rosencrantz e Guildenstern. Laerte, che appartiene alla medesima generazione, desidera forse tornare all’università di Parigi. Dopo non più di qualche settimana, l’Amleto dell’atto V ha tuttavia trent’anni (secondo quanto dice il becchino) e sembra avere almeno la stessa età del trentasettenne Shakespeare. Tornato al vecchio dramma, l’autore partì forse da un Amleto ancora minorenne (come quello di Belleforest e dell’Ur-Hamlet shakespeariano), ma può darsi che il processo di revisione abbia prodotto l’Amleto maturo dell’atto V. Affezionato, in certa misura, al personaggio della versione precedente, il drammaturgo non risolve la contraddizione. Quando chiamò il figlio Hamnet, Shakespeare aveva solo ventun’anni, e non ne aveva più di venticinque quando scrisse il suo Ur-Hamlet. Voleva entrambe le cose: rimanere aggrappato alla visione giovanile di Amleto e mostrare un Amleto ormai maturo.»

 

(H. Bloom, Shakespeare, Milano 2003)


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