"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 12, settembre 2007                                         


 

n. 12 °*° William Shakespeare: Spettro delle mie brame - fantasmi di Amleto  °*° n. 12

 


 

 

33. François de Belleforest

 

 

 

 


«Il primo cronista del principe di Danimarca fu Saxo Grammaticus, autore dell’opera latina Gesta danarum, scritta nel XII secolo e disponibile in un’edizione parigina a partire dal 1514. Forse Shakespeare  non lesse il testo, ma di certo cominciò dalle Histories Tragiques del francese Belleforest, il cui quinto volume (1570) conteneva la storia di Amleto, elaborata a partire dalla narrazione di Saxo. Dopo aver ucciso il re di Norvegia durante un duello, l’eroico Horwendil conquista Gerutha, la figlia del re di Danimarca, che dà alla luce Amleth. Fengon, il fratello invidioso di Horwendil, uccide quest’ultimo e, con un matrimonio incestuoso, sposa Gerutha. Per salvarsi la vita, Amleth finge di impazzire, resiste a una donna incaricata di tentarlo, pugnala un amico di Fengon nascosto nella camera da letto di Gerutha, rimprovera la madre fino a indurla a pentirsi e viene mandato da Fengon in Inghilterra per essere giustiziato. Durante il viaggio, Amleth altera la lettera di Fengon, mandando così a morte i due servitori che lo scortano. Tornato a casa, ammazza Fengon con la sua stessa spada e viene salutato come re dal popolo danese.»

(H. Bloom, Shakespeare, Milano 2003)


 

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