"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 13 settembre 2007

 


 

n. 13 °*° W. Shakespeare : Fantasmi di Amleto  °*° n. 13

 

 

 

39. Non ho l'età

 

 

 

 


 

BECCHINO - Ho fatto qui il becchino, ragazzo e poi uomo, per trent'anni.

(Atto V, sc. 1)

 

 

Quanti anni ha «il giovane Amleto»? «L’età di Amleto è un grande mistero» (W. H. Auden, Lezioni su Shakespeare). Almeno a un certo punto, trenta. Lo sappiamo perché, al cimitero, chiede al becchino da quanti anni scavi fosse, e lui gli risponde appunto che iniziò quando Amleto era appena nato: trenta anni prima. Però Amleto è universitario a Wittenberg e fidanzatino di Ofelia dagli ormoni che il padre e il fratello di lei temono prepotentemente adolescenziali. Magari era giovane fino al quarto atto e ha trent’anni all’inizio del quinto: il che vorrebbe dire che il viaggio in Inghilterra intercettato dai salvifici pirati è stato ben altro che un week-end da last minute (è l’ipotesi di H. Bloom nel suo Shakespeare, Milano 2003). Ma perché, subito prima, Amleto dice a Orazio: «In questi tre anni ne ho preso nota, quest’epoca s’è fatta così raffinata che l’alluce del contadino s’avvicina tanto al calcagno del cortigiano da sfregargli le galle»? - Tre anni da quando? Il problema del tempo, in Amleto è sintomatico e centralissimo: si pensi a quante volte si ripeta da quanto tempo è morto il padre: due mesi, due ore, quattro mesi?... tempo che da quel funerale corre per tutti meno che per il figlio, che vivendo nel lutto ha abolito le clessidre.

 

 

 

Serpieri riassume tutto benissimo e in un colpo solo azzarda la sua sia sull’età del vecchio Amleto («In tale prospettiva poi, quanti anni avrebbe Gertrude?» W. H. Auden, Op. cit.):

 

«Dunque, viene ribadito più volte che Amleto ha trent’anni, e questo è davvero singolare, perché più volte, nello stesso dramma, egli viene chiamato “young Hamlet” e anche perché è studente all’Università di Wittenberg (cosa non credibile, all’epoca, alla sua età). Nel “primo” Amleto, il principe ha invece 19 o 20 anni, essendo trascorsi 12, e non 23 anni, dalla morte di Yorick che aveva giocato con lui bambinetto portandoselo “sulle spalle mille volte”, verosimilmente all’età di sette o otto anni. (…) La spiegazione più probabile è collegata al grande attore che ricoprì quasi tutte le grandi parti tragiche dei drammi shakespeariani, e cioè Richard Burbage, che era nato intorno al 1567, e nel 1589, data di cui troviamo il primo riferimento ad un Amleto sulle scene inglesi da parte dello scrittore Thomas Nashe, aveva 22 anni e quindi poteva impersonare perfettamente il giovane principe danese;  mentre nel 1601, data in cui sembra collocarsi la stesura dell’Amleto classico, aveva 34 anni e ben difficilmente avrebbe potuto apparire come un ventenne. A riprova di ciò, nell’Amleto classico si trova una battuta che, a mio parere, non può che essere letta come una burla, dello stesso Shakespeare o di qualche attore, una burla che rimase nel copione: nel corso della scena finale del duello, Gertrude, prima di bere dalla coppa avvelenata alla salute del figlio, offre ad Amleto il proprio fazzoletto per asciugarsi la fronte e dice: “E’ grasso e gli manca il fiato…”. Il termine fat ha messo in imbarazzo tutti i filologi e i critici: come immaginare…? Si è voluto immaginare che significasse “sudato”.»

(A. SERPIERI, Il mistero del primo Amleto in Tradurre/Interpretare “Amleto”, Bologna 2002)

 

 

 

Dunque, è tutta colpa di Shakespeare, il confusionario.

Se Amleto è un trentenne con complessi – quanto meno – di Edipo e Peter Pan, Yorick è stato sotto terra per ventitre anni (nel primo Amleto noto come Q1, dodici). Interessante qui il salto di Amleto dalla battuta del becchino in cui appunto rivela finalmente l’età del principe nella non nuova ossessione per il marciume: «Quanto sta un uomo in terra prima di marcire?« (How long will a man lie i’th’ earth ere he rot?) – risposta: otto-nove anni. - Il che non toglie che il teschio ormai polito e smascellato di Yorick faccia rivoltare lo stomaco al principe perché, benché tirato fuori dalla terra dopo tanto tempo, puzza («And smelt so? Pah!»).

 


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