«Con astuzia
affascinata e affascinante, Shakespeare non seguì la fonte chiamando
Horwendil il padre del principe, ma decise di dare lo stesso nome a padre
e figlio, il nome del suo unico figlio.» (…) «Il nome Amleth deriva
dall’antica parola norrena che significa “idiota” e designa un infido
buffone che finge di essere pazzo.»
(H. Bloom,
Shakespeare, Milano 2003)
«Recentemente, il critico Eric Sams ha fatto notare la
trasformazione, in verità singolare, del nome Amlodh o Amlodhi, poi
latinizzato in Amlethus, di
Saxo Grammaticus
nell’Amleth gallicizzato da
Belleforest,
e quindi nell’Hamlet – con aspirazione della vocale iniziale e indurimento
della consonante finale –che è nome che doveva risultare familiare, fra
tutti i drammaturghi dell’epoca, proprio a Shakespeare!
Nel 1579, infatti, una certa Katherine Hamlett era annegata nel fiume Avon
a Stratford, e l’anno successivo, a seguito di una inchiesta di cui
restano tracce negli archivi della cittadina, fu emesso un verdetto di
morte accidentale shakespeare, allora quindicenne, non poté ignorare
questo tragico evento che dovette scuotere la piccola comunità, e da ciò
si può dedurre che fosse influenzato nell’immaginare la morte per acqua di
Ofelia, che manca nelle fonti! Inoltre, pochi anni dopo, nel 1585, egli
diede il nome di Hamnet (variante morfologica, consueta a quel tempo, di
Hamlet) al gemello maschio che gli nacque insieme a una bimba che chiamò
Judith. E verosimilmente scelse quel nome per l’affetto che lo legava al
suo più caro amico di Stratford, Hamlet (o Hamnet) Sadler, del quale
doveva ricordarsi anche tanti anni dopo nel suo testamento.»
(A. SERPIERI, Il mistero del primo Amleto in
Tradurre/Interpretare “Amleto”, Bologna 2002)