"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 13, settembre 2007                                         

 

           n. 13 °*°  William Shakespeare: Spettro delle mie brame - fantasmi di Amleto °*° n. 13

 


 

 

99. Akira Kurosawa

 

 


 

I cattivi dormono in pace (Warui Yatsu Hodo Yoku Nemuru, 1960) è il film più evidentemente amletico di uno dei massimi registi shakespeariani che abbia avuto finora il cinema (Trono di sangue, 1957, e Ran, 1985).

 

C’è un Amleto, Nishi, che per vendicare la morte del padre, mentre sposa la figlia del presidente della potente immobiliare di Tokyo che ha costretto suo padre al suicidio, fa apparire durante le nozze la trappola per topi di una torta nuziale gigantesca con in cima un garofano rosso: per far riapparire – ma solo a chi sa – il suicidio di suo padre.

Avuto la certezza dei colpevoli che per segni fisiognomici ben più sottili di Re Claudio che cede al panico e fa sospendere la rappresentazione (qui nessuno può interrompere la cerimonia!), Nishi mette in atto una vendetta crudele e ironica, che però non troverà compimento per gli scrupoli e i rallentamenti di una coscienza incapace, più del vero Amleto («Debbo essere crudele per essere gentile. Quest'inizio è cattivo, e il peggio è da venire», Atto III, sc. 4), di essere solo cattivo. Nishi vede come Adelchi che per «odiare il male», deve fatalmente « lasciarsi invadere dal male». Qui è l’impasse, e la sua differenza dai potenti che dormono sonni tranquilli.  Soccomberà, ovviamente.


 

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