"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 4, aprile  2003

Don Giovanni di Lorenzo Da Ponte e W. A. MozartFigure  

 


 

Michel Barthélemy Ollivier, Tè nella residenza del principe Conti

(Mozart è il bambino al clavicembalo)

 


 

14. Mozart in Italia

 

“I critici tedeschi, visitando l’Italia durante la prima metà del secolo scorso, affermavano che Mozart imbarazzava e infastidiva il pubblico italiano, perché i suoi duetti e i brani d’insieme terminavano spesso piano, cosicché gli spettatori non sapevano quando applaudire; l’Opera andava avanti senza applausi, e in Italia un’Opera senza applausi – beninteso frenetici – si trasforma automaticamente in un fiasco. Mozart era inoltre, per il pubblico dell’Opera Buffa, troppo complicato, e Il flauto magico, dato nella versione italiana, che porta la data del 1811, era ancora più incomprensibile che in tedesco. E se, nell’Italia di Mazzini, qualcuno si fosse reso conto delle implicazioni massoniche dell?opera, essa sarebbe stata senza dubbio rigorosamente proibita. Verdi definì Mozart – per il quale non sembra aver nutrito grande interesse – un “quartettista”, ossia un compositore di musica da camera.”

(E. J. DENT, Il teatro di Mozart, Rusconi).


 

       

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