"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 4, aprile  2003

Don Giovanni di Lorenzo Da Ponte e W. A. MozartFigure  

 

10. Mozart donnaiolo, Stendhal pettegolo


“Nel 1813, a Dresda, conobbi Luigi Bassi, quel vecchio interprete di opere buffe per il quale, ventisei anni prima, Mozart aveva scritto la parte di Don Giovanni e quella del conte di Almaviva in Figaro.

“Mozart era un giovanotto estremamente eccentrico e distratto, ma non privo di un certo orgoglio.  Era molto popolare tra le signore, nonostante la bassa statura: aveva un volto davvero insolito, e poteva affascinare qualsiasi donna solo con lo sguardo…” A questo proposito, Bassi mi raccontò tre o quattro aneddoti che, comunque, a questo punto devo trattenermi dal riferire.”

(Stendhal, Vita di Rossini).

Ai tempi della prima del Don Giovanni a Praga, Luigi Bassi era un bellissimo giovane di ventidue anni, baritono dalla voce leggera e quasi tenorile “che faceva girare la testa alle dame della città” (M. MILA, Lettura del Don Giovanni di Mozart).

 


 

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