“Quindi…
quindi… deve restare insomma… deve restare questa specie di
ferita che viene trasformata in un… in un contrassegno nobiliare...
- ...Nella musica, “questa
magalda”, la metamorfosi è perfetta, perché perfetta è la
distillazione alchemica fino alla perfetta “assenza di
significato... - ...L’esempio
centrale è uno dei quartetti più importanti di quelli che Mozart
dedicò a Haydn, il
Quartetto detto “Delle Dissonanze”, opera “così senza…
esangue, senza… senza ferite, che è forse uno dei risultati più
straordinari che si possono conseguire... - ...Noi
ci troviamo di fronte – e io mi sono trovato di fronte – ad una
macchinazione musicale che non mi era più possibile adoperare
semplicemente come un emblema di una condizione psicologica... - ...Non
vi accade “più nulla di angoscioso e io mi trovo solo di fronte
ad una angoscia della struttura, ad un’angoscia della forma che
non è più assolutamente dotata di capacità di pedagogia dolorosa.
Non mi può più trasmettere sofferenza. Mi trasmette quella…
quella misteriosa fascinazione, quella misteriosa… ilarità (…)
uno dei temi fondamentali di tutta l’opera di Mozart...”
(Giorgio
Manganelli ascoltatore maniacale, a cura di P. Trevi,
Sellerio)