"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 4, aprile 2003 |
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Ogni scrittore, come ogni persona, ha le sue stelle d’orientamento, e a sua volta è stella (danzante?) per altri. Proviamo a segnalarne qualcuna
Per Don Giovanni di Lorenzo Da Ponte e W. A. Mozart:
16. George Byron
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Un non finito neppure tanto premeditato che Byron, con lucida premonizione, non sa se ‘far dannare all’inferno o in un matrimonio infelice, non conoscendo quale dei due mali sarebbe il peggiore’ (Letters and Journals, 16 febbraio 1821). Tra una prodezza e l’altra, spunta, abilmente pitturato, il carrozzone sfaccettato della commedia umana, imbarcata e sbracata come nel quadro di Delacroix. Assoluto assolo byroniano tremendo, contro l’ipocrisia, costellato da espressioni spiritate verso la tirannia, i falsi pudori e le convenzioni di ‘façade.’ Persino contro la madre (X, 34). Al XVII canto Don Juan si interrompe per lasciar dilagare la generosità eccitata del suo autore che, dopo aver abbracciato con sprovveduta innocenza la causa carbonara in Italia, non senza aver abbracciato con essa la donna del momento, corre a sostenere la causa greca contro i Turchi. Morirà così in una febbre di purezza generosa, da scettico impaziente e amante sincero la storia colorita di Don Juan. O di Byron? Di chi sto parlando? Non so più dire, ci si confonde.
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