"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 4 aprile 2003

 


Don Giovanni di Lorenzo Da Ponte & W. A. Mozart

 

 

 

8. Salieri e la saggezza delle vie traverse

 


 

Mozart ha appena finito Le nozze di Figaro. Ed ecco il politico garbuglio nel ricordo di Michael Kelly, tenore e compositore irlandese, amico di Mozart:

 

“C’erano in ballo tre opere, una di Righini (Il Demogorgone), una di Salieri (La grotta di Trofonio) e una di Mozart. Tutt’e tre erano pronte quasi contemporaneamente per l’esecuzione e ognuno dei compositori si arrogava il diritto di priorità, cosicché ne nacque un violento dissidio e si formarono dei partiti. I tre uomini erano di carattere assai diverso. Mozart era esplosivo come polvere da sparo e giurò di dare alle fiamme la sua partitura se non fosse stata rappresentata per prima; le sue pretese erano appoggiate da un partito molto attivo. Al contrario Righini lavorava nell’ombra come una talpa, cercando a sua volta di sorpassare i concorrenti. Il terzo candidato era Maestro di Cappella di corte, persona abile e astuta che possedeva ciò che Bacone chiama “crooked wisdom” (saggezza delle vie traverse), e le sue pretese venivano appoggiate da tre dei principali cantanti, i quali ordirono un intrigo difficilmente sventabile. Tutto il personale dell’opera partecipava a questa rivalità. Io solo era dalla parte di Mozart, e ciò è naturale, in quanto la mia calorosa partecipazione era fondata sull’ammirazione del suo possente talento e sulla gratitudine per alcuni favori ricevuti. La lite venne infine appianata da un’ordinanza dell’imperatore che imponeva si desse inizio alle prove dell’opera mozartiana…”

(M. KELLY, Reminiscenses).

 

Salieri però era anche buono, soprattutto con i giovani musicisti di talento: lezioni gratis a Beethoven, Schubert, Meyerbeer, Liszt… e al vecchio maestro Gluck, che non era più in grado di comporre, regalò un’opera intera (Les Danaïdes): dov’è oggi uno così?

 


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