“Dramma
tragicomico in cinque atti
da
rappresentarsi nel teatro della corte
per
le nozze di Sua Altezza Reale l'Arciduca
Francesco d'Austria
con
Sua Altezza Serenissima Elisabetta
Principessa di Würtemberg”
Prima
rappresentazione, 8 gennaio 1788. Opera del grande Salieri su
libretto di Da Ponte, che ha riscritto in italiano l’unico libretto di
Baumarchais, il Tarare.
Axur
racconta una storia dalla morale limpidamente antitirannica: quella di
un sultano invidioso del migliore dei suoi guerrieri, il prode Atar.
Successo travolgente, incommensurabile, spaventoso. Per almeno dieci
anni, l’Axur fu considerata urbi
et orbi una delle più grandi opere mai scritte: all’evidenza un Eureka!
dell’umanità.
Da
Vienna, corse trionfale in tutta Europa: Milano, Dresda, Lisbona…
Da
Ponte toccò finalmente il cielo con un dito fatato.