La
donna è svantaggiata in
amore: deve superare il
pudore e tutelare l’onore. “Appena si avvede di non aver più
nulla da concedergli, trema all’idea che egli abbia cercato solo un
nome di più da aggiungere al catalogo delle sue conquiste”.
Le
donne fantasticano, gli uomini non sempre possono. I lavori femminili
impegnano le mani ma lasciano la mente libera di vagare e di ordire
pensieri simili ai
loro ricami. “Una donna non può essere guidata
dall’abitudine di essere ragionevole”, mentre gli uomini, invece,
sono costretti a lavori di responsabilità, a
imprese rischiose e, se
sbagliano, sono puniti.
Questa
differenza rafforza gli effetti della seconda cristallizzazione nelle
donne, perché “il timore è più vivo, la vanità o l’onore sono
compromessi, o, almeno, le distrazioni sono più difficili” (cap.
VII).
di
M.M.M.