Il
dubbio porta l’amante a una maggiore concentrazione sull’oggetto
del suo amore. Nelle notti insonni e tormentate sempre la stessa
domanda: mi ama? Ripercorre con la mente ogni momento, ogni parola e
le risposte alternano il sì al no, la felicità alla disperazione. Il
timore di perdere il
centro dei suoi pensieri, la sua stella polare stimola nuove e più
profonde cristallizzazioni. L’idealizzazione è spinta al massimo:
“Ella può darmi gioie, che nessun’altra al mondo potrebbe.
L’evidenza appunto di questa verità, il trovarsi sull’orlo
estremo d’uno spaventevole abisso, mentre la felicità perfetta è a
portata di mano, fanno la seconda cristallizzazione tanto più
superiore alla prima” (cap. II).
di
M.M.M.