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Giulietta
Sì,
è; è giorno. Fuggi da qui, va’ via!
E’
l’allodola, quella che canta così stonata,
sforzando
su aspre dissonanze e acuti sgradevoli.
Dicono
che sa fare i suoi spartiti con dolci divisioni :
questa
no, se così divide noi.
Altri
dice che l’allodola e il rospo brutto si sono scambiati
gli occhi.
Oh,
si fossero così scambiati anche le voci,
ché
questa voce ci strappa stringendoci
di
gelo braccio da braccio, e ti caccia lontano
da
me, dando la sveglia all’alba.
Ora
sì, va’. Luce, sempre più luce – intorno.
Romeo
Luce,
sempre più luce, intorno; buio, sempre più buio
– la nostra angoscia.
(Trad.
di Cesare Vico Lodovici, Einaudi 1964)
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Giulietta
E’
giorno, è giorno: dunque, presto, va’ via!
E’
l’allodola che canta fuori tono
forzando
su dissonanze e aspri acuti.
dicono
che l’allodola divida con dolcezza
ogni
accordo : questa non ci divide con dolcezza;
e
ancora, che l’allodola e il rospo ripugnante
abbiano
scambiato i loro occhi :
così
avessero fatto anche della voce,
poi
che quella voce lotta il nostro abbraccio,
perché
ti caccia da me, col suo richiamo al giorno.
Oh,
va’, ora, va’; si fa sempre più luce.
Romeo
Sempre
più luce! Sempre oscura di più la nostra
pena!
(Trad.
di S. Quasimodo, Mondadori)
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Giulietta
E'
giorno, è giorno! fuggi di qui, pàrtiti in fretta! E' proprio
l'allodola che canta cos stonata, sforzando aspre dissonanze e
sgradevoli acuti. Dicon taluni che l'allodola moduli armoniose
variazioni, quasi leggesse da una soave partitura, ma questa non può
esser tale, da che per lei tu devi partire. Dicon taluni che l'allodola
e l'immondo rospo si sono scambiati gli occhi: oh, quant'io vorrei, in
questo medesimo istante, che si fossero scambiati ancor la voce! ché
quella ci strappa, tremanti di paura, l'uno dalle braccia dell'altro, e
te lo scaccia di qui squillando alta la sveglia del mattino. PArti, ora,
ché la luce si fa più chiara a ogni istante.
Romeo
La
luce si fa più chiara e più scuri, all'incontrario, i nostri affanni!
(G. Baldini,
Rizzoli 1963)
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Giulietta
Sì,
sì è giorno! Presto dunque, va’!
E’
l’allodola cantante
sì stonata,
su
aspre dissonanze e sgradevoli acuti insistente.
Dicono
che l’allodola dolcemente separi.
Non
questa, ché
ci allontana
E
che l’allodola e il brutto rospo si scambino gli occhi.
Come
vorrei si
fossero scambiati anche la voce!
Poiché
questo canto i
nostri abbracci slaccia
e
da me ti scaccia scovando il giorno.
Ora
va’! Fa chiaro, sempre più chiaro.
Romeo
Luce
sempre più luce – oscura, oscura
la nostra sventura.
(M. Occhini per il
"compagno segreto")
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Giulietta
E'
giorno, è giorno! Va via, parti, fuggi!
E'
l'allodola che canta così stonata,
forzando
aspre dissonanze e spiacevoli acuti.
Si
dice che l'allodola e lo schifoso rospo mutan d'occhi
oh!
ora vorrei che avessero scambiate anche le voci,
poiché
tal voce dalle braccia l'un dell'altro ci strappa
te
via di qui cacciando, coi canti dell'aurora.
Oh,
Parti ora; si fa sempre più chiaro.
Romeo
Si
fa sempre più chiaro; e sempre più buio il nostro
affanno
(trad.
di A. Grosso Guidetti, Utet 1955)
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Giulietta.
E' giorno, è giorno: parti, fuggi di qua, presto! è l'allodola quella
che canta in sì discordi accenti, sforzando la sua voce a striduli
suoni e sgradevoli acuti. Dicono che l'allodla canta come da una dolce
partirura: questa no, poiché partisce noi due; dicono che l'allodla e
l'aborrito rospo hanno fatto scambio degli occhi; oh, in questo momento
io vorrei che si fossero scambiata la voce! poiché quellavoce ci
strappa con terrore l'una dalle braccia dell'altro, e scaccia di qua te,
sonando la sveglia al giorno. Ah, parti, ora: la luce si fa sempre più
chiara.
Romeo
Più chiara, sempre più chiara; e di più in più cupi i nostri dolori!
(trad.
di C. Chiarini, Sansoni 1964)
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