"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 6, dicembre 2003


Ogni scrittore, come ogni persona, ha le sue stelle d’orientamento, e a sua volta è stella (danzante?) per altri. 

Proviamo a segnalarne qualcuna

 

Otto poesie di John Donne tradotte da Cristina Campo e  Patrizia Valduga


12. T. S. Eliot

 


 

Pensare Rose

 

John Donne, suppongo, fu un altro di quei tali

Che non riuscivano a sostituire il senso

Per afferrare, adunghiare, penetrare;

Vedendo anche più in là dell'esperienza

 

Egli conobbe l'angoscia del midollo,

La febbre della malaria dello scheletro;

Nessun Contatto carnale  possibile

Leniva la febbre delle ossa.

(J. S. ELIOT, Bisbigli di Immortalità)

 

Questa volta criticamente, T. S. Eliot scrive dei poeti metafisici che essi "sentono il loro pensiero con la stessa immediatezza con cui sentono il profumo di una rosa. Un pensiero per Donne era una esperienza: modificava la sua sensibilità. Quando la mente di un poeta è perfettamente equipaggiata per il suo lavoro, essa non fa che amalgamare continuamente esperienze disparate. L'esperienza dell'uomo comune è caotica, irregolare, frammentaria. Costui si innamora, o legge Spinosa, e queste due esperienze non hanno nulla a che fare l'una con l'altra, o con il rumore della macchina da scrivere o con l'odore che viene dalla cucina; nella mente del poeta queste esperienze formano continuamente nuove unità" (Saggi critici).


 

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