“Al
cinematografo. Ho pianto. Lolotte. Il buon parroco. La piccola
bicicletta. La riconciliazione dei genitori. Divertimento smodato.”
Cos’
nel Diario, il 20 novembre del 1913.
I
cinema di Praga: il primo nel cortile interno del “Café Orient”: pochi
mesi dopo, Kafka corse a vederci Il gendarme assetato” e “La
guardia galante”. I cinematografi allora si chiamavano “Bio” e
venivano aperti nelle sale delle trattorie.
Tra le prime vere grandi sale, il “Gran Théatre Bio Elite”,
giusto di fianco all’ufficio di Kafka. Qui Franz godette di “La
schiava bianca”, “Finalmente soli!” e “Catastrofe nel
dock”.
Dal
1912, nel “Deutsches Landestheater”, proiezioni non frivole ma di
documentari scientifici: tra questi, strani insetti (e, un paio di mesi
dopo, K. Scrive “Metamorfosi”…).
Il
locale preferito era però il teatro di varietà “Lucerna”, aperto già
nel 1910: gigantesco, tra i più amati dalla Praga gaudente e
notturna.
Il
Lucerna, tuttora in buono stato, è in Vodickova 44.