"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 3, marzo  2003

"Racconti di Kafka - Figure  

Amica Grete

 


 

Grete Bloch

Questa è una storia complicata, di cui per fortuna non sapremo mai la verità.

I fatti: Felice, fidanzata da Berlino del praghese Kafka (più di ottocento chilometri tra l’una e l’altro), dopo il primo anno in cui fu investita da un profluvio di lettere, vide il suo Franz diventare sempre più – usiamo le parole di lui – “indispettito, triste, taciturno, scontento, malaticcio”: insomma, lo vide ritrarsi in sé stesso e nelle sue scritture incomprensibili (insetti, torture, padri figlicidi…) come una lumaca nel guscio. Si arrivò così a un primo, ancora vago, silenzio.

Felice pensò allora che sarebbe stata una buona idea mandare a Praga una sua amica di Vienna, Grete Bloch: avrebbe potuto capire, ambasciatrice estranea e priva di pena, qualcosa di più?

L’errore appare evidente, ed è forse il solo momento in cui Felice fece qualcosa di comicamente catastrofico.

Fu come mandare una seconda mosca a discutere a casa del ragno sulla sorte della prima. Ragno amletico, gentilissimo, innervato da scrupoli di ogni tipo, ma sempre ragno.

Alla vista di quella donna giovane, delicata e intelligente (Max Brod ne parlerà tout-court come d’una donna d’eccezione), Franz sentì rinascere energie seduttive che con Felice si erano ormai spente.

Arrivata a Praga ambasciatrice, Grete tornò a Vienna complice – non avrebbe neppure saputo dire come -, a sua volta catturata nella rete epistolare di Franz, il Franz pur sempre di Felice.  

 

Seguirono circa 140 lettere, in cui Franz le confidò sogni, galanterie, segreti: sempre inesorabilmente seduttivo.Proprio questa corrispondenza fu la causa del “processo” che portò alla prima vera rottura del fidanzamento di Franz e Felice. Grete, risvegliata di scrupoli, lesse davanti a Felice e ai “testimoni” convenuti, brani delle lettere che Kafka le aveva scritto. Prima di leggerli, li aveva sottolineati in rosso!

Di quel “processo”, di cui tutti i biografi parlano, Kafka scrisse, in qualche lettera e nel diario, che solo particolari irrilevanti. Subito dopo però scrisse Il processo.

Ci fu un retroscena di tutto questo? - Grete si innamorò di Franz? O ne fu solo turbata?

Max Brod racconta di aver saputo, molti anni dopo la morte di Kafka, che i due ebbero in realtà una relazione, e che nacque un figlio.

Di questo suo unico figlio, Kafka non seppe mai nulla. Il bambino sarebbe nato in Italia e morto in Germania ad appena sette anni, qualche anno prima della morte stessa di Kafka.

 

 

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