"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 3, marzo 2003


Ogni scrittore, come ogni persona, ha le sue stelle d’orientamento, e a sua volta è stella (danzante?) per altri. Proviamo a segnalarne qualcuna

 

 

Per i racconti di Kafka:

 

15. Blanchot

 

 

 

 

 

Chissà se Blanchot aveva in mente il Bagavadgita quando scrisse questa frase:

 

“Forse Kafka avrebbe voluto distruggere la sua opera perché gli sembrava condannata ad accrescere il malinteso universale. Osservando il disordine con cui essa ci viene presentata, quel che ce ne fanno conoscere, quel che ce ne nascondono, la luce parziale che vien fatta su questo o quel frammento, lo sparpagliamento di testi, già di per sé incompiuti e che vengono divisi sempre più, che vengono ridotti in minimi frammenti, come se si trattasse di reliquie dalle invisibili virtù, vedendo quest’opera piuttosto silenziosa invasa dalle chiacchiere dei commenti, questi libri impubblicabili divenuti materia di pubblicazioni infinite, questa creazione atemporale mutata in una chiosa della storia, vien spontaneo di chiedersi se lo stesso Kafka non avesse previsto un disastro simile in un simile trionfo.”

 

(M. Blanchot, Da Kafka a Kafka).

 

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