"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 2, gennaio 2003


 

"L'Amore" di Stendhal:

 

3. Consigli per chi scrive

 

 

 

 

Il consiglio è riducibile a un verso di Franco Fortini: “nulla è sicuro, ma scrivi”:

 

“Per scrivere aspettavo sempre l’ispirazione.

Solo molto tardi mi corressi di quella mania. Se l’avessi cacciata prima, avrei ultimato la commedia di Letellier et Saint-Bernard, che ho portato a Mosca e, peggio ancora, riportata indietro (si trova fra le carte di Parigi). Quella stupidità è nuociuta assai alla mole dei miei lavori. Ancora nel 1806, aspettavo per scrivere il lampo di genio. In tutto il corso dell’esistenza non ho mai aperto bocca su quel che mi appassionava, la minima critica mi avrebbe trafitto il cuore. Difatti non ho parlato mai di letteratura. Adolphe de Mareste, allora mio intimo amico (nato a Grenoble verso il 1782), mi scrisse per esprimermi il giudizio sulla Vie de Haydn, Mozart et Métastase. Non sospettava minimamente ch’io ne fossi the author.

Se verso il 1795 avessi accennato alla mia intenzione di scrivere, qualcuno di buon senso mi avrebbe detto:

“Scrivete tutti i giorni due ore, genio o no”.

Con quella frase avrei approfittato di dieci anni della mia vita spesi scioccamente ad aspettare il “genio”.

 

Così in "Ricordi di egotismo".

 

 

 torna a  

 

torna su