Il
romanzo di Chaderlos de Laclos è uno dei più importanti
‘compagni segreti’ del “De l’Amour” (su de
Laclos, di Grenoble come Stendhal, c’è la rapida descrizione di
un incontro nella “Vita di Henry Brulard”).
L’amore
tra la casta Madame de Tourvel e il libertino Valmont è ciò su
cui Stendhal torna in due punti del “De l’Amour”, con
umori e visuali diversi.
Nel
primo caso, Stendhal vede nell’amore tra Valmont e la sua ultima
preda una delle prove di come l’amore-passione dia piaceri
neppure concepibili a quelli della libidine capziosa e compiaciuta
di un libertino (le figure essenziali di questa contrapposizione
sono per Stendhal Werther e don Giovanni):
“Prendete
una donna virtuosa, anche della virtù bottegaia della religione
(virtuosa in cambio di una ricompensa centuplicata in un qualche
paradiso) e un libertino di quarant’anni sazio di tutto. Benché
il Valmont delle Liaisons Dangereuses non sia ancora a quel
punto, nel romanzo la presidentessa di Tourvel è più felice di
lui, e se l’autore che aveva tanto ingegno, ne avesse avuto
ancora di più, quella sarebbe stata la morale della sua
intelligente opera.” (cap. XXVI).
Il
secondo riferimento invece è tutto dalla parte di Valmont:
“E’
solo per non essere bruciata nell’altro mondo, in un calderone
di olio bollente, che Mme de Tourvel resiste a Valmont. Non riesco
a capire come l’idea di essere il rivale di un calderone
d’olio bollente non allontani Valmont per il disprezzo.”