"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 11, settembre2005                                        

 

  Marlene Dietrich: i nomi per la Musa

 


 

 

9. Leni Riefensthal

 


 

Sul seno e la fine del mondo

 

“Quindi [Josef von Sternberg] prese a parlarmi del suo progetto con la UFA. Il film si sarebbe intitolato  L’angelo azzurro; in quel momento era in discussione la scelta dell’attrice protagonista. L’interprete maschile, il professor Unrat, secondo il titolo originale dell’omonimo romanzo, sarebbe stato Emil Jannings; Sternberg e Carl Zuckmayer avrebbero adattato il testo per la riduzione cinematografica. “Non ho ancora trovato l’attrice adatta alla parte femminile,” mi disse preoccupato. “Cercano di impormi delle dive che non mi piacciono.” Fece una pausa, ordinò un bicchiere d’acqua, poi continuò: “Ormai dispero di trovare la mia ‘Lola’. Mi hanno mostrato le foto di una certa Marlene Dietrich… Orribili.”

“Marlene Dietrich? L’ho vista una volta e subito l’ho notata. Era seduta da Schwanecke, un piccolo caffè frequentato da artisti nella Rankenstrasse, insieme a un gruppetto di giovani attrici. Sono rimasta colpita dalla sua voce profonda e roca, molto sensuale, anche se un po’ volgare. Forse era brilla. Diceva ad alta voce: ‘non capisco perché occorra avere un bel seno, non è  la fine del mondo se è leggermente cascante.’ Poi ha sollevato il seno sinistro mentre le ragazze intorno a lei strabuzzavano gli occhi divertite. Sono convinta che Marlene Dietrich sia l’attrice che lei sta cercando,” dissi a Sternberg.”

(L. Riefenstahl, Stretta del tempo)


 

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