"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 11, settembre 2005                                      

 

Marlene Dietrich: i nomi per la Musa

 


 

 

5. Hitchcock e Grace Kelly

 

 


 

Su: La finestrea sul cortile

…Per esempio: la brezza che smuove l’aria stagnante del cortile e delle rimuginazioni del fotografo viene da Park Avenue, con il passo di Grace Kelly. E’ lei, con le sue strepitose mises, conle sue battute molto più appuntite di quelle del maschio obbligatoriamente spiritoso, a spargere spezie nel film. Attraverso di lei Hitchcock, stratega dell’immagine, sembra far convergere tutto verso un’epifania, che è anche un talismano. Osserviamo: all’inizio del film il fotografo, pedante e burbero come spesso gli uomini d’azione, spiega a Grace Kelly che lui va in giro per il mondo, sfiorando pericoli e disagi, con una minuscola valigetta. Come dire: “Non è roba per te, fatua femmina di Park Avenue”. Al momento, Grace Kelly tace e incassa. Ma il giorno dopo, quando già sale la tensione per il supposto assassinio, apparirà con una valigetta nera, di somma eleganza, dove ha racchiuso il suo nécessaire per una notte con il fidanzato ritroso. E, dinanzi all’attonito James Stewart, dirà le due battute che siglano il film. “Un po’ di intuito femminile in cambio di un letto improvvisato” (è il baratto che risolve aforisticamente tutte le difficoltà sentimentali che opprimono il povero fotografo). E infine, sempre a proposito della valigetta: “Vedi, è più piccola della tua” (con deliziosa insinuazione sessuale). L’epifania si ha quando quella minuscola cassetta nera si apre con un suono secco e il suo geometrico nitore si scioglie nella nube rosata della camicia da notte che appare (insieme alle pantofole e al minuscolo specchio, ricordo vedantico). Quella luce si irradia su tutto il film.” 

(R. Calasso, La follia che viene dalle Ninfe, Adelphi 2005)


 

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