"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 10, maggio 2005

 


  Degas Danza Disegno di Paul Valéry

 

 

12.  Rinascita

 

 


Un platonico perfino più drastico di Platone pare Valéry quando scrive che i nomi delle cose mentali sono impossibili (Quaderni, I). - Ora, che la poesia sia unavventura mentale non riguarda una scuola tra le infinite possibili, ma la sua essenza. 

Si impara a scrivere scrivendo versi, e a leggere leggendoli: come nelle seconde nascite dei mistici, accedendo al poetico finalmente ci si risveglia, e si comincia a capire qualcosa di serio. Chiaro che, per questo lettore obbligato a iniziarsi come un Parsifal, lazzeramento del linguaggio irriti e sgomenti: quando si annulla il linguaggio, si è spaventati, umiliati, giacché si annulla anche il «riconoscere» (...) e non resta altro se non ciò che non somiglia a niente, l'informe (Quaderni, vol. II).

Solo dopo questo da capo, qualcosa comincia davvero: grazie alle parole sussurrate e udite interiormente, esploro il mio pensiero, i miei possedimenti, il mio possibile - mi percorro parola per parola; e senza di esse niente sarebbe nitido interiormente (Quaderni, vol. II).


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