"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 10, maggio 2005                                      


Ogni scrittore, come ogni persona, ha le sue stelle d’orientamento, e a sua volta è stella (danzante?) per altri. 

Proviamo a segnalarne qualcuna

 

Degas Danza Disegno di Paul Valéry

 


 

 

5. Goethe - l'amore

 

 


 

“Questo grande lirico è il meno pazzo degli uomini: questo grande amante è colui che si lascia meno fuorviare dall’amore. Il suo lucidissimo Demone gli ordina di amare; ma amare, per lui, significa: trarre dall’amore tutto ciò che questo può offrire alla mente, tutto ciò che la voluttà personale, le emozioni e le interne energie suscitate da essa, possono infine concedere alla facoltà di capire, al superiore desiderio di edificare se stessi, alla capacità di produrre, di agire, di rendere eterno. Egli sacrifica perciò ogni donna all’Eterno femminino.

L’amore come strumento. L’amore di ogni donna immolato all’idea dell’amore. L’amore come serpente, di cui dovremo pur diffidare se dobbiamo descriverlo o raffigurarlo. Che cos’è mai Don Giovanni, questo povero di spirito che non lascia nulla dopo di sé, nei confronti di questo genio ben più profondamente voluttuoso e supremamente libero, che seduce e abbandona come per estrarre dalla diversità delle esperienze della tenerezza l’essenza unica che inebria l’intelletto?

Goethe esige dunque tutto. Tutto e, in più, di essere salvato. Giacché Faust DEVE essere salvato. Vale troppo perché non lo sia. Non si salvano, e non possono essere salvati, solo quelli che, non avendo nulla da perdere, non possono nemmeno essere considerati perduti.” 

(P. Valéry, Varietà)


 

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