"Il Compagno segreto" - Lunario letterario. Numero 10, maggio  2005                                        


Ogni scrittore, come ogni persona, ha le sue stelle d’orientamento, e a sua volta è stella (danzante?) per altri. 

Proviamo a segnalarne qualcuna

 

Degas Danza Disegno di Paul Valéry

 


 

 

3. Michelangelo 

 

 

 


 

   “I' ho già fatto un gozzo in questo stento 

(Michelangelo, Rime)

 

“...l'infinito del fine.

 (G. Vasari, Le vite de'più eccellenti pittori)

 

Qui siamo al caso supremo in cui il non-finito dei Prigioni e delle Pietà coincide con il non-finibile: da ciò imbarazzi plurisecolari, e lo scempio di andare a levigare marmi lasciati volutamente scabri, per de-finire forme che l’autore aveva deliberatamente protetto nello loro irrisolvibile dinamicità. 

 

Ma, districando una sola forma tra le infinite nellabbozzo ancora quantico del marmo, bloccando alla precisione del cadavere palpitazioni e spasmi e convulsioni e languori che l'incompiuto michelangiolesco conserva tutti come gli infiniti gradi di un respiro e di un desiderio, s’immiserisce drasticamente l’opera. - Così, credendo ingenuamente di liberare dal marmo scabro la forma solo nascosta nell’imprecisione provvisoria della statua incompiuta, un postumo levigatore, Tiberio Calcagni, in realtà ne dissolveva la forza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

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