“In
verità la fantasia del buon artista o pensatore produce
continuamente cose buone, mediocri e cattive, ma il suo giudizio,
altamente affinato ed esercitato, respinge, sceglie, collega;
come ora, dai taccuini di Beethoven,
si vide che egli ha composto le più belle melodie e poco per
volta e quasi trascegliendo da molteplici spunti. Chi
giudica meno severamente e si abbandona volentieri alla memoria
imitativa, potrà in certe circostanze divenire un grande
improvvisatore; ma l'improvvisazione artistica rimane molto in
basso rispetto al pensiero d'arte scelto con serietà e con
sforzo. Tutti i grandi furono lavoratori instancabili non solo
nell'inventare, ma anche nel respingere, vagliare, trasformare e
ordinare.”
(F.
NIETZSCHE, “Credenza dell’ispirazione”,
in Umano troppo umano)