"Il Compagno segreto" - Lunario letterario.Numero 10, maggio 2005 

 


Degas Danza Disegno di Paul Valéry

 

12.  Preghiera

 

 

 


Signore, io ero nel nulla; infinitamente nessuno e tranquillo. Sono stato disturbato in quella situazione per venir immesso in uno strano carnevale... e, a cura vostra, venni dotato di tutto il necessario per soffrire, godere, capire ed ingannarmi; doni ineguali.

Vi considero il padrone di questo nero che io guardo quando penso, in cui verrà scritto l’ultimo pensiero.

Datemi, o Nero, il supremo pensiero...

Ma il pensiero genericamente qualsiasi può essere il «supremo pensiero».

Se fosse diversamente, se ci fosse un supremo in sé e per sé noi potremmo trovarlo con la riflessione o per caso; ed avendolo trovato dovremmo morire. Sarebbe poter morire d’un certo pensiero, solamente perché esso non ne ha uno successivo.

Confesso che ho considerato la mia inelligenza come un idolo, ma non ho trovato nessun altro idolo. Le ho fatto delle offerte e l’ho ingiuriata. Non come cosa mia.

Ma... 

(P. Valéry, Monsieur Teste)


 

  torna su

 torna a