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          Tra il 1940 e il 1941, i film di Michael  Curtiz diventarono una raffigurazione cifrata di quanto stava avvenendo in  Europa: Lo sparviero del mare (The Sea Hawk, 1940),  sceneggiato dal radical Howard Koch,  racconta la storia del pirata Geoffery Thorpe (Errol Flynn) che combatte l’Invincibile  Armata di  Filippo II per salvare  dall’invasione la libera Inghilterra: facile l’equazione tra l’Inghilterra di  Elisabetta e quella di Churchill e  quindi tra la Spagna espansionistica di quel tempo e la Germania di Hitler. L’anno seguente, Curtiz diresse Il lupo dei mari (The Sea Wolf): la sceneggiatura era stata ricavata dal radical Robert Rossen dal romanzo  omonimo di Jack London: il terribile  capitano Wolf Larsen, già modellato nel libro sull’Achab di Moby Dick,  fu, come dirà Edward G. Robinson che  lo interpretò, un «nazista in tutto meno che nel nome».  (da: Francesco Carbone, Da Hitler a Casablanca (via Hollywood).  Cineasti ebrei in fuga dal nazismo, Edizioni EUT, Trieste 2011)   |